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Lettera del Vescovo
  
A SORPRESA DALL'AMERICA!

Il Vescovo del Centro America, Sua Eccellenza Mons. Bosco Vivas Robelo, della Diocesi di LEON in NICARAGUA, ha scritto ufficialmente una lettera al fondatore Marco.
Pubblichiamo l'importante documento.

León, 15 maggio 2004

Al signor Marco,

caro fratello in Gesù e Maria, La saluto nella pace di nostro Signore Gesù Cristo. Attraverso Suor Auxiliadora Gómez, che risiede in Costa Rica e tramite la Sorella Paula Hidalgo, mi è stato riferito come Lei desideri onorare la Santissima Vergine aiutando i paesi più bisognosi. Ho saputo anche sul Suo grande anelito di aiutare i nostri fratelli nicaraguensi più disagiati. Per diverse ragioni, da tutti conosciute, il Nicaragua è uno dei paesi più poveri dell'America Centrale. Sarebbe a me assai gradito e di grande vantaggio per la nostra Chiesa Diocesana che quest'opera di assistenza per i più bisognosi e indigenti si stabilisse nella nostra Diocesi. Sarebbe in questo caso necessario conoscerci per vedere cosa possiamo fare per i nostri fratelli più miseri, immersi nella povertà materiale e spirituale. Nient'altro per ora, rimango in attesa di Sue notizie. Riceva la mia benedizione e La terrò presente nelle mie preghiere. La saluto in Cristo e Maria.

+ BOSCO VIVAS ROBELO
Vescovo di León


UN SOLO COMMENTO… Ha suscitato davvero tanta gioia e meraviglia nel cuore di Marco la lettera giunta dal continente Americano subito dopo il suo rientro dall'Africa. Marco per l'occasione scrive il suo pensiero, che non pubblichiamo integralmente per motivi di spazio, a tutto il Movimento Mariano ed in particolare alle Associazioni nate dal messaggio di Maria in Paratico.

"Mentre sabato 15 maggio 2004 ero in viaggio per rientrare in Italia dall'Africa, la lettera del Vescovo del Nicaragua veniva inviata tramite posta elettronica alla nostra Associazione. Dopo averla guardata e leggiucchiata, visto che non conosco lo spagnolo, il mio pensiero è andato subito all'incontro dell'anno scorso (avvenuto il 14 maggio 2003) con l'Arcivescovo dell'India Mons. Dominic Jala qui a Roma. Ho mostrato la lettera alla mia sposa e mi sono poi ritirato subito in preghiera nella cappellina dell'Oasi di Paratico.
Durante la preghiera ho chiesto allo Spirito Santo di illuminare la risposta da dare al Vescovo che mi scriveva. Ho chiesto anche alla cara Mamma Celeste, ve lo confido senza difficoltà, di ispirare qualche fratello o sorella ad amarLa più profondamente servendoLa in queste opere che Lei ci chiede. Cari fratelli, più passa il tempo e più comprendo che il messaggio donatoci nell'anno 2000 dalla Mamma conteneva una richiesta grande ed urgente: "Le mie Oasi saranno cinque, una per ogni continente". Cari fratelli, ora mi chiedo con voi, cosa fare?
Tutti voi sapete che le opere che stiamo realizzando sono molto importanti. In Africa abbiamo realizzato il primo ambulatorio e la prima casa, ora stiamo realizzando: ospedale, dispensario, scuola, orfanotrofio e progetti agricoli e d'allevamento. In Italia stiamo con fatica sostenendo il mutuo che ci ha permesso di comprare la casa che è necessaria per ospitale i fratelli durante le giornate di preghiera ed aiutare concretamente nostri fratelli e sorelle in difficoltà. In India stiamo sostenendo tre grandi missioni e stiamo attendendo di ricevere la planimetria del terreno dove costruire un piccolo ospedale come da richiesta del Vescovo.
Ora anche in America… La nostra risposta non può essere: Aspettiamo!
Io non me la sento di dare questa risposta al Vescovo che attende una mia lettera, piuttosto, e lo dico a tutti, uniamo le forze, mettiamo tanto impegno e facciamo subito qualche cosa per questo caro fratello Vescovo e per la sua gente. Nelle sue richieste ho sentito le medesime richieste che mi ha fatto Mons. Adalbert (dall'Africa) e Mons. Dominic (dall'Asia): "Marco hanno bisogno!!! Sì, hanno urgente bisogno."

Cari fratelli, sono certo, lo Spirito me lo suggerisce, il nostro movimento accoglie con gioia questa richiesta di aiuto e, sotto la protezione di Maria, dice con carità ed amore: "Sì! Servire gli ultimi vuol dire servire Gesù. Amare gli ultimi vuol dire amare Gesù."


Vogliamo condividere il pensiero del fondatore e dire con gioia a Maria, aiutaci tu a essere generosi e a far felice tanta gente che attende.